Una giornata a raccogliere bambù gigante

La raccolta di un campo di Phyllostachys viridiglaucescens da parte di Walter Montiglio, agonomo
Data: 22 ottobre 2015 – Comune di Piossasco (TO)

Il Phyllostachys viridiglaucescens è una varietà di bambu gigante interessante per le buone caratteristiche delle canne, per la discreta velocità di sviluppo e per la possibilità di ottenere alte densità di canne nel bambuseto (in questo caso con pezzature non troppo elevate), mentre risulta meno interessante per la raccolta dei germogli.

Walter ha utilizzato due modalità di raccolta delle canne: mediante un seghetto a mano e mediante un seghetto frontale elettrico.
Il seghetto manuale a denti larghi da potatura è comodo e flessibile nel suo utilizzo ed ha un costo estremamente contenuto.
La buona affilatura della lama garantisce una buona velocità di lavoro e consente di effettuare un taglio netto della canna, senza creare sfrangiature.
E’ consigliabile laddove il numero di canne da raccogliere sia comunque contenuto.

L’impiego del seghetto a gattuccio frontale con alimentazione elettrica accelera notevolmente le operazioni di raccolta e risulta di facile impiego per appezzamenti di maggiori dimensioni con numeri elevati di canne in produzione.
L’alimentazione elettrica può essere garantita con un piccolo gruppo elettrogeno, oppure in alternativa, è possibile prevedere la versione a batteria o a motore a scoppio che consentono di liberarsi dall’ingombro del cavo elettrico di alimentazione.
Anche in questo caso la lama consente un taglio pulito della canna, cosa che non succede ad esempio con l’impiego della motosega.

Il bambú raccolto pùo essere poi conservato in luogo asciutto per la successiva essicazione.
Tratttamenti antiparassitari a base di sali di boro possono essere effettuati per consentire una maggiore conservabilità delle canne, soprattutto se queste sono destinate ad impieghi diretti senza ulteriori lavorazioni tecnologiche.